Luciana Gallo
Grazie a una continua ricerca tecnica, stilistica e spirituale, crea appassionati racconti metaforici del percorso di sé e di ogni uomo attraverso i cammini della vita; armonie compositive e cromatiche si intrecciano a spazi di superfici materiche e di getti di colore, che esprimono l’energia dell’artista e la sua intensa e vibrante poesia.

“Chi non si incotra mai”, serie Embrione, acrilico su carta, 70 x 50 cm, 2006.
Luciana Gallo fin da giovanissima mostra una notevole predisposizione artistica, sia nella danza che nell’arte figurativa, tanto che già a dieci anni, mentre frequenta la Scuola del Teatro alla Scala, comincia a dipingere su tela. Successivamente si forma al liceo artistico e, per perfezionare la propria tecnica, si diploma anche all’Istituto Marangoni e in seguito all’Accademia di Belle Arti di Brera.
Nel 1985 comincia ad esporre dipinti figurativi e l’anno successivo realizza la sua prima mostra personale a Palazzo Carrozzi Sannini a Montecatini. Nei primi anni Novanta vive e lavora a Miami, in Florida, dove partecipa a numerose rassegne d’arte contemporanea, quindi torna in Italia ed espone a Milano e in altre città italiane.
Dal 2000 Luciana Gallo si dedica pienamente alla sua carriera artistica, sperimentando nuove tecniche polimateriche e trasformando lo stile figurativo in superficie pittoriche percorse da elementi ricchi di emozioni e di simboli.
Espone così sia in Italia, a Milano, a Roma, a Napoli, a Torino e a Palermo, sia all’estero, da Francoforte a Parigi, da Buenos Aires a Cordoba, da Barcellona a Dubai. Spiccano importanti personali, nel 2009 a Roma e a Capetown in Sud Africa, nel 2012 a Napoli presso la Andrea Ingegnito Contemporary Art, nel 2013 a New York presso lo spazio Voce Di.
Nel 2014 insieme a Luca Jurman cura il progetto Transumanza presso la Triennale di Milano, mostra itinerante che nel 2015 è stata esposta a Roma, l’Aquila e Bologna. Seguono numerose altre esposizioni, tra cui nel 2018 all’ART EXPO di Genova e nel 2023 al Fuori salone, Moon Space, a Milano.

“Come i coriandoli”, serie Embrione acriilico su carta, 70 x 50 cm, 2006.

“Il parallelo”, serie Embrione acrilico su carta, 70 x 50 cm, 2006.
Numerosi i premi ricevuti, a partire dal Premio Artista emergente nel 2005, XVII edizione del Premio delle Arti – Premio della Cultura; nel 2009 vince il Premio Internazionale d’Arte della città di Lecce nella stessa occasione riceve il Premio Speciale per i Diritti dell’Uomo Martin Luther King; nel 2018 le è assegnato il Premio della critica in occasione del Satura International Contest a Genova.


“Discussione”, serie Embrione, acrilico su carta, 70x 50 cm, 2006
Inizialmente Luciana Gallo concentra la propria ricerca artistica sull’espressività dei segni, tracce simboliche di tragitti che ogni uomo percorre nella vita, dipingendo attraverso una gestualità essenziale come nella serie Embrioni, dove pochi tratti energici in bianco e nero danno forma agli stati d’animo e ai pensieri vorticosamente, come i passi di una danza istintiva e intensa.
Con il tempo queste composizioni si arricchiscono di forme sottili, che delimitano le precedenti tracce, in grandi spazi bianchi; linee sottili racchiudono sentimenti e pensieri, alla ricerca di risposte che non si riescono a raggiungere. Questa “tensione nel silenzio”, come la definisce l’artista, nella serie Strappi dell’anima si dilata in cieli grigi astratti dove campiture rosse e potenti simboleggiano la forza della sua energia e della sua passione, insieme al dolore che emerge da ogni profondo cambiamento.
Luciana Gallo amplia quindi la sua ricerca emozionale e spirituale in senso più universale; entrano così sulla tela elementi “allegorici” tridimensionali, come nella serie sheep in line, dove pecore in resina simboleggiano l’umanità stessa, le moltitudini di persone che si perdono e si ritrovano, si sostengono e quasi si fondono “tutte insieme a formare una grande macchia bianca, in cerca di quiete”.
Le pecore, diversificate dall’artista con diversi cromatismi, sono collocate in spazi astratti arricchiti da interventi polimaterici come stoffa e carta, insieme a interventi pittorici che creano campiture con variazioni tonali, oppure sottolineano i percorsi tattili della costruzione materica con netti contrasti, si illuminano di tramature ricche di azzurro e d’oro o si tingono all’improvviso di getti di inchiostro rosso. I loro percorsi non sono casuali, ma seguono forme che si delineano attraverso le superfici, quali coppe dove scorrono come linfa vitale o labirinti da percorrere insieme per non perdersi, unici e al tempo stesso inesorabilmente intrecciati, per trovare infine la propria strada in solitudine.

“Litigio”, Serie Embrione, acrilico su carta, 70 x 50cm, 2006

“L’incontro”, serie Embrione, acrilico su carta, 70x 50 cm, 2006
In alcune opere l’artista dipinge parole, elementi fondanti insieme a colore e segno, che raccontano la sua poetica o appaiono come singoli simboli, particolari chiavi di lettura; le parole percorrono le superfici materiche con ritmi compositivi sempre diversi, come in spartiti musicali, coperte in parte da stoffe leggere che le impreziosiscono e fanno trasparire il valore dell’espressione di ogni voce.
Luciana Gallo compone i suoi lavori attraverso una ricerca di equilibrio tra vuoto e materia, tra contrasti cromatici e silenzi; tutto è pervaso dall’energia del continuo scorrere della vita e da una profonda armonia, specchio della spiritualità che avvolge ogni particella vivente.
Alessandra Cusinato
